[e-privacy] anonymous w/ chaos vs neonazi w/ internet
bardo
bardo a autistici.org
Gio 28 Lug 2011 08:56:55 CEST
On 27/07/2011 20:21, Jan Reister wrote:
> Sono idee ben radicate e non è certo il documento di 1500 pagine di
> Breivik a far la differenza. Vanno smontate argomentando, non con forme
> di censura o disinformazione che paradossalmente aumentano l'esposizione
> del materiale.
Ecco, hai centrato il punto. La censura è l'omologo della security
through obscurity: puoi nascondere le informazioni, ma un attaccante
determinato le troverà comunque e le userà contro di te.
Io credo che ci siano due motivi per censurare: controllo (censura "alla
cinese") o prevenzione ("alla tedesca"). Entrambi sono sempre presenti,
in misure diverse, perché ciascuna della persone responsabili della
censura percepisce l'orientamento delle proprie azioni in modo diverso
(cioè, in Cina sicuramente qualche funzionario pensa davvero che così
non sta facendo altro che il bene del suo Paese).
La censura alla cinese funziona a causa del gap tecnologico tra popolo e
governo. Man mano che questo gap viene colmato e l'accesso
all'informazione diventa possibile anche in presenza di censura,
l'utilità della censura viene meno finché il governo rinuncia ad
applicarla, o viene costretto a farlo da cause esterne (rivolta
popolare, pressioni internazionali, colpo di stato, whatever). Io credo
che questo succederà in Cina e nei paesi che applicano metodi simili,
nella prossima manciata di anni, ciascuno coi suoi tempi.
Ma il nocciolo della questione è la censura alla tedesca, la "censura a
fin di bene". L'Occidente, che si innalza a modello di civiltà, libertà
e tolleranza, decide che è meglio per i suoi cittadini se non hanno
accesso a determinate informazioni. Dopotutto, il ragionamento sembra
lineare: la tal persona ha costruito una bomba usando dei fertilizzanti
in maniera creativa, se non avesse saputo come farlo, quantomeno avrebbe
avuto più difficoltà a portare a termine il suo piano, giusto? No.
L'errore di fondo è, per una società ormai matura e pronta a fare il
salto di qualità, sfiduciare i propri membri stessi, decidendo che non
hanno abbastanza capacità di giudizio per compiere da soli le proprie
scelte in ogni campo. Ecco, questo. Ogni tedesco sa cos'è stato il
nazismo, sa cos'è il neonazismo e lo vede per strada. Se uno di loro
decide di diventare membro attivo, magari incontrerà difficoltà, ma non
per questo non lo farà. Puoi nascondere le informazioni, ma un
attaccante determinato le troverà comunque e le userà contro di te.
La Germania è ovviamente presa a classe paradigmatica di qualunque Paese
abbia intenzione di applicare la censura, e il ragionamento resta valido
per tutti. Conoscere il male è fondamentale per poterlo valutare,
comprendere e di conseguenza rifiutare. Nascondere le informazioni
servirà solo ad accanire determinati individui, offesi dalla decisione
che uno Stato decide di prendere per loro. I più pigri, poi, invece di
sfruttare le tecnologie che hanno a disposizione per farsi un'opinione
più completa su tutte le fonti disponibili, passeranno per il comodo (ma
fallace) ragionamento del "il governo lo nasconde, quindi ovviamente è
la verità".
C
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