[e-privacy] argomentazioni e motori di ricerca
vecna
vecna at s0ftpj.org
Tue Aug 26 18:21:56 CEST 2008
argh, non mi ero accorto di svariati strafalcioni :)
mi spiego meglio:
> [1] ad esempio io uso sempre lo scandalo telecom italia come leva,
> perche' e' un esempio di privacy che violano la privacy per commettere
> ricatti, e questo nella mente di chi sostiene che non ha nulla da
> nascondere allo stato rappresenta un bug, siccome ora la rete non e'
> piu' statale ma privata, sfrutto questa argomentazione.
volevo dire:
Poichè una della argomentazioni piu' usate, contro la crittografia, e'
"non ho nulla da nascondere" diventa essenziale far notare che non e'
allo stato dal quale ci si sta nascondendo, ma da aziende private che
possono utilizzare i nostri dati come meglio ritengono.
A quel punto manca ancora pero' la percezione del rischio, poiche' un
VIP potrebbe sentire che i suoi dati hanno un valore, un non-VIP no. per
questo passo, anche se ci sto ancora lavorando, i risultati migliori si
ottengono spiegando che:
1) il tuo vicino potrebbe lavorarci, e non essendo un pubblico ma un
privato ha meno vincoli, (facendo quindi leva sulla sfera privata)
2) chi accede a quei dati puo' essere facilmente corrotto o il sistema
informarico violato
3) lo scandalo telecomitalia e' significativo perche' anche persone
non-VIP risultavano ricattabili per via del loro circuito di conoscenze
> [2] ad esempio rai poca pubblicita' vs mediaset tanta pubblicita', free
> press vs non-free press riguardo la pubblicita', giochi a pagamento e
> giochi gratuiti via web carichi di banner.
Spiegando che i servizi gratuiti non funzionano perche' e' nostro
diritto, ma perche' qualcuno ha trovato il modo di far dei soldi
offrendo dei servizi che invitano l'utente a dare dei suoi dati, perche'
il business si basa sul derivare dati dalla massa di dati. (meta-dati).
Cosa ne venga fatto poi, se studi sociali, analisi di gradimento di un
certo prodotto, sperimentazioni sull'influenza mediatica (es, un
giornale dice una notizia, quanti ne parlano in rete ?), se pubblicita'
mirata... questo non ci e' dato sapere.
E' il lato posteriore di chi vende grandi servizi, analogamente alle
televisioni private che di fatto vendono "stock di ascoltatori alle
agenzie pubblicitarie" i grandi player di internet hanno molteplici modi
per usare i meta-dati derivati dalla navigazione, ma quali sono questi
modi ?
non conoscendoli con precisione (qualcuno qui li conosce ?) una delle
argomentazioni puo' essere:
Ricordare che se c'e' una legge che obbliga a scrivere "messaggio
promozionale" perche' la pubblicita' non sia ingannevole, allo stesso
modo sapere che c'e' una societa' che sa quali sono i miei interessi e
puo' suggerirmi di soddisfarli (verso chi gli ha versato dei soldi),
allo stesso modo meriterebbe regolamentazione o comunque e' sensato gli
utenti si spingano per avere un'interfaccia con internet imparziale.
Un'altra argomentazione puo' essere la multa che ha emesso il Garante
alla catena di supermercati GS, primi (che sappia io) ad essere puniti
per la profilazione.
qui cito una mail di SiBa su hackmeeting:
> Sia google che yahoo (che altri aderenti a networkadvertising.org )
> propongono di installare sul proprio pc un "opt-out cookie" attraverso
> il quale marcano il tuo browser come non desideroso di ricevere alcun
> cookie (pubblicitario e di profilazione) da loro
>
> http://www.google.com/privacy_ads.html
> http://info.yahoo.com/privacy/us/yahoo/opt_out/targeting/details.html
> http://networkadvertising.org/managing/opt_out.asp
ciao,
vecna
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