[e-privacy] Crittare i dati è utile da un punto di vista non ideologico?
Emanuele Olivetti
olivetti at itc.it
Tue May 10 23:27:28 CEST 2005
On Tue, May 10, 2005 at 11:09:54PM +0200, Demetrio Girardi wrote:
...
> Il punto che io considero allora cruciale al momento è: in Italia,
> esistono situazioni in cui l'autorità può obbligare l'utente a fornire
> le chiavi di crittografia? Per esempio, se esistono sospetti che i dati
> sul mio hard disk possano in qualche modo essere illegali o provare un
> mio atto criminoso, posso essere costretto a fornire la chiave? Se,
> sempre in questa ipotetica situazione, io mi rifiutassi, può il mio
> gesto venire interpretato come una ammissione di colpevolezza (un po'
> come rifiutarsi di soffiare nell'etilometro)?
...
Ricordo che a un seminario sul crimine informatico a questa domanda
l'oratore (docente di giurisprudenza, non ricordo il nome) ha detto
chiaramente "non siete obbligati a dare le password, potete anche
esservele dimenticate". Erano tempi in cui il decreto urbani era
appena giunto e il timore era notevole: gli studenti in sala hanno
salutato con il tripudio questa affermazione. Chissa' perche... :)
Riguardo alla plausible deniability pero' mi sembra che il problema
non sia tanto la giustizia che ti chiede le password, quanto il
delinuente armato di tutto punto che vede il disco crittitato e ti
invita a fornire le password, ostentando mezzi di convincimento.
Ciao
Emanuele
More information about the E-privacy
mailing list