[e-privacy] Re: I dati dei viaggiatori europei

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Tue Jan 2 16:08:54 CET 2007



Marco Predicatori wrote:
> Mi piacerebbe sapere come avverrà tecnicamente la cosa. Dopo il mio 
> viaggio negli usa, il mio provider email (cioè io!) dovrà inviare copia 
> di tutti i miei messaggi all'NSA? Ho la sensazione che ci sia qualcosa 
> che non quadra, o che il giornalista non abbia capito una mazza...

In effetti non e' che quello che c'era scritto nel messaggio precedente 
dicesse qualcosa al riguardo.

Quello che e' sicuro e' che la compagnia aerea deve consegnare i dati 
sull'indirizzo e-mail e sulla carta di credito alle agenzie americane (e 
la frase "non solo contro il terrorismo" puo' far pensare che tale 
agenzie siano autorizzati ad usarle come vogliano).

Di fatto gia' da un po' di tempo, chiunque viaggia verso gli USA deve 
accettare che parecchi dei suoi dati siano passati alle agenzie di 
investigazione americane. Ora si aggiungono anche questi sue dati.

Ci sono alcuni dati che sono univoci sulla persona (il nome, la data di 
nascita ... ma saranno poi veramente univoci? Non serve immaginarsi film 
da agenti segreti per concludere che chiunque abbia accesso alla 
creazione dei passaporti (quindi sicuramente le persone che sono mandate 
dai governi, che emettono i passaporti sono in grado di viaggiare con 
dati differenti da quelli "veri").

Poi ci sono alcuni dati che sono legati alla persona, ma solo fino ad un 
certo punto. Si pensi ad esempio alle preferenze alimentari. Se e' vero 
che chi e' affetto da certe patologie o abbia alcune credenze religiose 
o di altro genere e' costretto a mangiare alcuni cibi o li preferisca, 
non e' vero che se uno ordina un pranzo speciale di quel tipo allora 
appartenga ad una certa categoria di persone. Se una persona ordina una 
cena vegetariana o mussulmana questo non implica necessariamente che sia 
vegetariana o mussulmana. (tra parentesi si noti l'ipocrisia di una 
certa categoria di persone che afferma che non fanno discriminazioni di 
razza e religione, perche' sarebbe proibita dalla loro Costituzione, ma 
che queste discriminazioni sono ammesse quando le persone sono 
all'estero o stanno entrando nel loro paese).

E poi ci sono alcuni dati che, francamente vedo di utilita' scarsa per 
combattere il terrorismo. Come ho gia' detto di indirizzi e-mail e di 
carte di credito uno se ne puo' creare quante ne vuole.

Non so poi come utilizzino i dati raccolti. Non credo che chiedano ai 
provider di fornirgli tutti i dati sulle e-mail transitate (anche 
perche' sarebbe una quantita' di dati immensi) e anche perche' non so se 
  avrebbero il potere di fare una tale richiesta. Pero' chissa' avranno 
un altro modo di utilizzarlo se gli serve.

Finito il mio sproloquio, vedo di ritornare alla domanda iniziale e se 
trovo da qualche parte l'articolo del Daily Telegraph, vi mando il link

AnyFile



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