[e-privacy] Controllo informatico dei lavoratori
caparossa
caparossa at autistici.org
Thu Jan 19 11:27:37 CET 2006
Ciao a tutt*,
un vecchio problema mi assilla e allora (ri)chiedo info a chi,
sicuramente, ne sa più di me.
Nel momento in cui un datore di lavoro chiede di porre "sotto controllo"
i pc dei dipendenti, sia con sistemi di controllo del desktop (vnc et
simila) che della posta, che delle telefonate, etc etc, cosa deve fare
il datore stesso rispetto al rapporto sindacale coi lavoratori?
Lo statuto dei lavoratori (Legge 20 maggio 1970, n. 300), agli art. 4 e
8 dice che il controllo lo si può effettuare SOLO se con la
collaborazione delle rappresentanze sindacali.
In un newsgroup dedicato alla materia (it.diritto.internet) è stato
citata una sentenza del tribunale di Milano, del 10 maggio 2002, in
cui:
"il Tribunale di Milano ha ritenuto come il controllo della posta
elettronica del lavoratore, anche all'insaputa dello stesso, non
integra il reato di violazione della corrispondenza di cui all'art. 616
del codice penale, poiché il lavoratore non è titolare di un diritto
esclusivo alla posta elettronica aziendale e quindi si espone al
rischio che altri lavoratori o il datore di lavoro possano lecitamente
entrare nella sua casella e leggere i messaggi".
E per quanto riguarda le nuove direttive sulla privacy?
--
"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso". Roma, 1971
Guglielmo "Billi" Bilancioni
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