[e-privacy] Brain fingerprinting

Stefano Maria stefano.maria at gmail.com
Fri Oct 28 15:56:06 CEST 2005


E' una sciocchezza. Le cose stanno cosi': le informazioni sono
archiviate nel cervello in un modo ancora non distinguibile dagli
scienziati. Quello che gli scienziati possono rilevare e' invece il
funzionamento di "macroaree". Infatti il nostro cervello tende alla
localizzazione delle funzionalita', per cui certe operazioni di "alto
livello" stimolano determinate aree del cervello.

L'informazione a basso livello invece non e' ancora decodificabile.
Cio' nonostante, anche l'informazione ad alto livello puo' essere
utili a questi signori. In 2 modi, secondo le ultime ricerche:

* il "riconoscimento" e' un'operazione ad alto livello. Se tu
riconosci una persona, anche solo da una foto, stimolerai una area
determinata
* il "mentire" e' un'operazione ad alto livello. Il nostro cervello,
quando mente, e' maggiormente attivo perche', lo fa automaticamente,
deve memorizzare un'informazione in piu': a chi ha detto la bugia e
cosa ha detto

In entrambi i casi pero' nessuno scienziato indipendente, ad oggi,
puo' giurare l'efficacia di tali metodi e garantire da falsi positivi.
Il riconoscimento ad esempio puo' attivare la stessa area della
"somiglianza": io vedo il viso di Caio che mi ricorda quello del mio
compagno di scuola del liceo. Anche il mentire puo' variare da persona
a persona: chi e' particolarmente allenato in questa attivita' o
magari chi e' particolarmente pignolo da tenere traccia non solo, come
ovvio, delle bugie dette ad altri, ma anche delle risposte - pure
quelle sincere - dette ad altri.

Detto in altre parole, i neuroscienziati non hanno capito ancora un
TUBO di come funziona buona parte del cervello, in particolare
processi critici e fondamentali come la memoria, senza contare che
c'e' tanta ricerca che va nella direzione sbagliata. Stanno facendo
ricerca come potrebbe farla uno scienziato del 700 che si trova
davanti ad un computer, ovvero procedendo per ipotesi, per spirito di
osservazione e, soprattutto in questa prima fase, limitandosi ad
osservazioni tipo la "velocita' di rotazione della ventolina del
processo", il "rumore proveniente dall'hard disk", le "lucine che ogni
tanto si accendono", il "pulsante on/off". Sebbene alcuni processi
neurochimici siano stati compresi (potenziale d'azione, bistabilita',
etc. etc.) c'e' ancora tantissimo lavoro da fare e i primi risvolti
importanti non arriveranno prima della seconda meta' di questo secolo
(nonostante durante questa prima meta' ogni giorno scopriranno
qualcosa di nuovo e di importante).



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