[e-privacy] Primarie Unione 2005: privacy (quasi) in regola
Stefano Maria
stefano.maria at gmail.com
Fri Oct 14 17:07:52 CEST 2005
Tratto da http://forum.zeusnews.com/viewtopic.php?t=12197
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Per le primarie dell'Unione il responsabile per il trattamento dei
dati personali e' Marco Fredda, Piazza Santissimi Apostoli, 55, Roma
00187. Gli ho parlato poco fa e mi ha rassicurato su un falso allarme
dovuto a una formulazione impropria, una svista, del regolamento
elettorale presente sul sito ufficiale unioneweb.it
La notizia e' che i dati saranno trattati col massimo riservo, come e'
giusto che sia, e che e' possibile richiedere cancellazione del
proprio nominativo attraverso una semplice richiesta scritta come
prevede la legge. Meno male.
Per chi fosse interessato, ecco la cronistoria di questo dubbio. Sul
sito web si legge, cito testualmente, che ogni elettore per votare
deve "dare l'assenso in base all'art.10 della Legge 675/96 per
l'utilizzo dei dati forniti per fini connessi all'espletamento del
voto nella Primaria 2005". Fin qui tutto bene. Inoltre tra gli Uffici
trovo che c'e' un Collegio dei
Garanti che ha come presidente nientepopodimeno che Stefano Rodota'.
Ma l'Articolo 7 comma 2 del regolamento elettorale recita:
"[...] E' necessario, inoltre, che gli elettori diano un espresso assenso
affinche' il proprio nominativo sia inserito nell'elenco dei partecipanti
alla votazione e che l'elenco stesso sia reso consultabile da parte di
chiunque vi abbia interesse."
Orrore! Elenco consultabile da chiunque vi abbia interesse? Gia'
immaginavo aziende, curiosi, giornalisti e quant'altro tuffati nel
gossip politico!
Addio voto segreto! Tutti a sapere chi vota per l'Unione e, di
conseguenza, chi vota per Silvio! Con un margine d'errore (dato da
essenteisti e "infiltrati"), certo, ma ... un incubo per la privacy.
Cerco il recapito e il nominativo del responsabile, ma non e'
indicato.
Chiamo il numero verde dell'Unione. Solita barriera del call center.
"Legge sei sette cosa?!? Richiami domani, ci saranno i responsabili a
cui chiedere". Chiamo (100 tentativi, perche' il numero verde e'
sempre occupato a pochi giorni dalle elezioni) e il responsabile casca
dalle nuvole e mi da' i numeri del coordinamento provinciale della mia
citta'. Tentativo inutile come mi aspettavo, se non sanno nulla a
livello nazionale figuriamoci a livello provinciale dove, tra l'altro,
la conversazione si attorciglia sull'incredibile (una dei DS mi fa:
"ma lo sa che in America ci sono le liste pubbliche? E' giusto che la
gente sappia che lei ha votato per l'Unione, si assuma le sue
responsabilita' come faccio io"). Mi sento sempre piu' alieno ...
Non mi scoraggio, chiamo Rifondazione, sede centrale, mi passano un
responsabile che capisce l'argomento e non mi maltratta. E' il primo,
finalmente. Ma non ha con se' il materiale, mi dice di chiamare
l'Unione, non il numero verde ma quello nazionale (06 69190381). Solo
50 tentativi prima di prendere la linea, il centralino finalmente mi
passa il responsabile. Ero commosso: stavo parlando non ad uno
qualunque, ma al responsabile per il trattamento dei dati personali.
Una figura mistica, di cui tanti coordinatori locali avevano negato
l'esistenza e l'utilita'. "Ma e' proprio lei?", gli chiedo. Una
persona cordiale che mi tranquillizza. "Non so chi abbia scritto
l'articolo 7 ma le garantisco che i dati sono trattati col massimo
riserbo" e mi conferma che il loro utilizzo e' riservato solo ad
evitare che un elettore voti piu' volte o faccia il furbo. Mi conferma
la procedura per la cancellazione e l'impossibilita' di accedere ai
dati da parte dei terzi. Tratta la privacy come un diritto e non come
un ostacolo o una cosa inutile. Ale'.
(lettera firmata)
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