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Andrea Glorioso
sama at perchetopi.org
Sun Sep 7 19:38:55 CEST 2003
>>>>> "ln" == Leandro Noferini <lnoferin at cybervalley.org> writes:
>> Senza ipotizzare una societa` alla 1984 (che comunque si basa
>> sempre sul concetto di controllo verticale, sulla presenza di
>> un'entita` onnisciente quale il Partito a cui demandare, alla
>> fin fine, ogni responsabilita` sociale e civile) e` possibile
>> lavorare per creare una societa` piu` orizzontale, in cui i
>> nodi si auto-controllino l'un l'altro?
ln> Il problema è esclusivamente politico però.
No, e` anche tecnico: ovviamente serve una volonta` politica e civile
(posto che le due cose siano differenti: oggi si tende a dipingerle
come diverse, anche se secondo me non lo sono) ma serve anche la
tecnologia e non e` scontato che questa esista o anche che possa
esistere. Questa e` una riflessione generale, che magari nel caso
specifico non si applica (anche se secondo me dovremmo definire meglio
quali sono gli obbiettivi) ma IMHO e` un errore del nostro tempo
pensare che la volonta` sia sufficiente per ottenere qualcosa: a volte
i costi superano i benefici, a volte e` proprio puramente impossibile
ottenere cio` che si desidera.
[...]
ln> La mia tecnofilia mi suggerisce che la tecnologia avrebbe
ln> potuto aiutarci a far diminuire il controllo del Potere e che
ln> questi, resosene conto, stia correndo ai ripari con una certa
ln> fretta e in modo un po' raffazzonato (detesto considerare
ln> stupidi gli avversari).
Concordo.
ln> Cercando di dare una risposta alla tua domanda: forse la
ln> tecnologia avrebbe potuto aiutarci a limitare un po'
ln> l'invasività del Potere nelle nostre vite private ma ora la
ln> deriva va nel verso opposto. Se poi questo avesse potuto
ln> portare ad una società più orizzontale proprio non lo so;
Probabilmente la risposta a questa domanda va ad investire dei
problemi molto piu` profondi, ovvero che tipo di struttura sociale
l'essere umano tende a creare in condizioni di "quiete" (senza la
minaccia del terrorista cattivo dietro l'angolo, per fare un esempio
semplice e banale).
Non credo sia scontato che la societa` che si viene a creare sia
necessariamente verticalizzata; storicamente ed antropologicamente
cio` non e` vero. In generale credo che il tuo "non lo so" sia la
risposta piu` corretta - e se questo "non lo so" diventasse coscienza
diffusa sarebbe gia` un ottimo passo rispetto alla percezione, oggi
comune, che il nostro modo di intendere il mondo sia l'unico
possibile.
ln> in effetti il problema della privacy sta diventando centrale
ln> via via che la nostra vita si trasferisce sempre più "in rete"
ln> però secondo me non è l'unico problema: altri problemi
ln> potrebbero essere l'accesso _reale_ a questi nuovi mezzi e la
ln> coscienza del loro uso, tanto per fare i primi due che mi
ln> vengono in mente.
Si`; per me si tratta comunque di un problema tecnologico (e non
tecnico) in quanto la riflessione sulla tecnologia comporta
necessariamente un'analisi dell'impatto maggiore o minore di questa
tecnologia sulla societa` in analisi.
>> Ad esempio, circa il problema del controllo dei log, io vedo
>> tre possibili soluzioni:
>>
>> - non esistono log, oppure i log sono cifrati ed esiste
>> un'unica persona che ha la chiave. Mediamente sicuro, ma pone
>> un problema nel caso in cui la persona in possesso della chiave
>> non vuole collaborare con la "legge" (per i motivi piu`
>> variegati che qui non mi interessano);
ln> Sinceramente mi sembrano due soluzioni estremamente diverse:
ln> - non esistono log, per cui combattere le "devianze" diventa
ln> molto difficile. Questo però in un'ottica "poliziesca"
ln> tradizionale (cerco il colpevole per condurlo sulla retta via)
ln> che non so quanto riesco a fare mia in pieno;
In realta` il "condurre sulla retta via" non e` un elemento
necessario. L'individuazione del deviante o della devianza puo` avere
un obbiettivo puramente difensivo.
>> Questo e` solo un esempio stupido, ma lo riporto per dire che
>> il mio percorso personale va nella direzione di capire se sia
>> possibile, anziche` o in contemporanea al "difendersi" contro
>> un Potere verticalizzato, creare un Potere orizzontale e
>> distribuito. Una societa` basata sull'orizzontalita` potrebbe
>> funzionare? Non lo so. Di certo non penso che potrebbe fare
>> molti danni in piu` rispetto a quelli che l'attuale sistema di
>> Potere sta gia` facendo.
ln> Sicuramente ma il problema sarebbe ben più vasto del semplice
ln> controllo del Potere sui propri sudditi (ormai tutta
ln> l'umanità).
In che senso?
>> Concordo con te. Tra l'altro credo che spesso si parli di
>> anonimato quando quello che vedo (non dappertutto, ovviamente)
>> e` in realta` la ricerca di avere "identita`" alternative.
ln> E quale sarebbe la differenza?
Rigiro la domanda: tu non vedi delle differenze? Se no, perche`?
ciao,
andrea
--
l'eta` non e` un crimine, ma l'infamia andrea glorioso
di un'esistenza deliberatamente sprecata
in mezzo a tante esistenze www.acidlife.com
deliberatamente sprecate lo e`. sama at perchetopi.org
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