[e-privacy] Re: Popular Net anonymity service back-doored

Andrea Glorioso sama at perchetopi.org
Mon Sep 1 12:55:23 CEST 2003


>>>>> "p" == putro  <putro at autistici.org> writes:

    p> [Sat 30/08/2003, ore 12:33] => Andrea Glorioso scrive:
    >> Hai ragione.  Riformulo: noto in alcuni settori di coloro che
    >> sono interessati al problema dell'anonimato una tendenza a
    >> vivere il problema come un "bianco o nero" (totale e assoluto
    >> anonimato o niente).  Il che non significa che tutti la pensino
    >> cosi`, ovviamente.  Per fortuna ci sono molte gradazioni -
    >> probabilmente in un momento in cui l'invasivita` nella nostra
    >> sfera personale, privata e professionale si fa cosi` intensa e`
    >> normale che la reazione sia a sua volta piu` intensa che nel
    >> passato (in cui il problema della "privacy" e dell'anonimato
    >> non erano cosi` particolarmente sentiti).

    p> secondo me la questione e' un po' diversa.  Intanto io sono uno
    p> di quelli che credo che l'anonimato sia bianco o nero, non
    p> esiste "un po' di anonimato". Questo perche' per me l'anonimato
    p> e' una questione che riguarda l'individuo, quindi o come
    p> individuo non sono rintracciabile (sono anonimo), o non lo sono
    p> (non sono anonimo).  

    p> Le   vie di   mezzo     chiamiamole  con  un  altro    termine,
    p> pseudoanonimato o  altro, perche' di altro  si tratta.  Perche'
    p> altrimenti potrei chiamare anonimato anche quella situazione in
    p> cui incontro il signor tizio al  mercato e ci parlo assieme, se
    p> non gli do il mio  nome posso essere  considerato "anonimo" ? 

Per il signor tizio si`.

    p> E  posso essere considerato  anonimo usando hotmail ?  io credo
    p>   di no, anche se   lo sono piu'  che in  altre situazioni.  

Se l'anonimato e` una condizione binaria, con hotmail non sei anonimo.
Oppure non ho capito qualcosa io di cio` che scrivi?

    p> Diciamo che ci sono  2 livelli: 1)  anonimato verso gli "altri"
    p> (grigio) 2) anonimato verso le strutture di controllo (totale)

Non saprei  onestamente    distinguere tra  "altri"  e  "strutture  di
controllo".  Qual e` il criterio di selezione?

    p> Poi la  questione si complica  per via  dell'utilizzo improprio
    p> etc., ma che  spesso e'  un falso  problema, come le  accuse ai
    p> remailer  di veicolare spam. Ma quando  mai ?  io ricevo decine
    p> di  msg di spam al  giorno, me ne  fosse mai arrivato uno da un
    p> remailer........  

Quello     dello    spam  (teoricamente)   veicolato    tramite  mezzi
anonimizzatori e` solo uno dei tanti problemi.  Per quanto mi riguarda
non e` sicuramente il maggiore.   Sinceramente non mi pare nemmeno che
sia vissuto  da  altri come  il problema  piu`   serio dei  sistemi di
anonimizzazione, ma ovviamente e` solo una mia impressione.

    p>  La diffidenza della gente va  superata, c'e' questa percezione
    p>   del "sei  totalmente anonimo,  quindi   sei  cattivo"  che e'
    p> terribile, e riguarda solo il punto  2) (e questo e' ancor piu'
    p> terribile, riguardasse anche il punto 1) sarei piu' contento).

La percezione `anonimato == cattivo'  e` senz'altro errata e il lavoro
atto a convincere   la gente della  fondamentale non consequenzialita`
tra  l'uno  e l'altro  e`  sicuramente positivo.   Credo che  il punto
fondamentalmente risieda pero`   nella mancanza di  "accountability" a
posteriori.  O  si presuppone che tutti a   questo mondo si comportino
sempre bene (il che non presuppone  alcun giudizio morale sulla natura
intrinseca dell'essere umano)  oppure il problema di come rintracciare
eventuali  autori  di  azioni percepite  come   negative continuera` a
presentarsi.

ciao,

andrea
--
E se al mio Dio che ancora si accalora             andrea glorioso
Gli fa rabbia chi spara gli fa anche rabbia il fatto
Che un politicante qualunque se gli ha sparato     www.acidlife.com
Un brigatista diventa l'unico statista          sama at perchetopi.org



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