[e-privacy] Re: Popular Net anonymity service back-doored
putro
putro at autistici.org
Mon Sep 1 09:59:38 CEST 2003
[Sat 30/08/2003, ore 12:33] => Andrea Glorioso scrive:
> Hai ragione. Riformulo: noto in alcuni settori di coloro che sono
> interessati al problema dell'anonimato una tendenza a vivere il
> problema come un "bianco o nero" (totale e assoluto anonimato o
> niente). Il che non significa che tutti la pensino cosi`, ovviamente.
> Per fortuna ci sono molte gradazioni - probabilmente in un momento in
> cui l'invasivita` nella nostra sfera personale, privata e
> professionale si fa cosi` intensa e` normale che la reazione sia a sua
> volta piu` intensa che nel passato (in cui il problema della "privacy"
> e dell'anonimato non erano cosi` particolarmente sentiti).
secondo me la questione e' un po' diversa.
Intanto io sono uno di quelli che credo che l'anonimato sia bianco o
nero, non esiste "un po' di anonimato".
Questo perche' per me l'anonimato e' una questione che riguarda
l'individuo, quindi o come individuo non sono rintracciabile (sono
anonimo), o non lo sono (non sono anonimo).
Le vie di mezzo chiamiamole con un altro termine, pseudoanonimato o
altro, perche' di altro si tratta.
Perche' altrimenti potrei chiamare anonimato anche quella situazione in
cui incontro il signor tizio al mercato e ci parlo assieme, se non gli
do il mio nome posso essere considerato "anonimo" ?
E posso essere considerato anonimo usando hotmail ? io credo di no,
anche se lo sono piu' che in altre situazioni.
Il rischio di considerare le sfumature grigie e di considerarle
"anonimato" sta nel fatto che la percezione di anonimato della gente
cambia.
Diciamo che ci sono 2 livelli:
1) anonimato verso gli "altri" (grigio)
2) anonimato verso le strutture di controllo (totale)
ma credo che oggi come oggi, soprattutto dopo l'11/9, la battaglia da
combattere sia sul punto n°2, le nuove leggi americane le conosciamo
piu' o meno, quello che succede in cina pure, insomma, io vedo il mio
anonimato verso gli altri un problema decisamente minore, tanto piu' che
risolvendo il punto 2) si risolve automaticamente anche l'1).
Poi la questione si complica per via dell'utilizzo improprio etc.,
ma che spesso e' un falso problema, come le accuse ai remailer di
veicolare spam. Ma quando mai ? io ricevo decine di msg di spam al
giorno, me ne fosse mai arrivato uno da un remailer........
La diffidenza della gente va superata, c'e' questa percezione del
"sei totalmente anonimo, quindi sei cattivo" che e' terribile, e
riguarda solo il punto 2) (e questo e' ancor piu' terribile, riguardasse
anche il punto 1) sarei piu' contento).
vado a un break che lavorare stanca
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