[e-privacy] bruteforce distribuita?

Emanuele Olivetti olivetti at itc.it
Tue Jul 1 11:20:36 CEST 2003


On Tue, Jul 01, 2003 at 10:26:49AM +0200, marcoc1 at dada.it wrote:
> At 10.22 01/07/2003 +0200, you wrote:
> >http://www.apogeonline.com/webzine/2003/07/01/02/200307010201
> >NTT realizza un sistema di calcolo distribuito: un lavoro 
> >di 611 anni, in 132 giorni
> 
> Sono solo 4 zeri, non cambiano le dimensioni relative
>  ai problemi di fattorizzazione; semmai bisogna stare
>  attenti ai nuovi algoritmi, ma se ne scoprissero
>  uno lineare non lo direbbero certo !

Poi bisogna capire quanto e' "distribuibile" un task di cracking
di un messaggio crittografato.
Proprio su questo argomento sarebbe interessante avere un'idea di
come comparare la robustezza dei vari algoritmi rispetto a questo attacco
a forza bruta; che sforzo medio richiede la forzatura di una chiave
RSA-1024bit rispetto a una AES-128bit ? Quanto sono distribuibili
i tentativi?
Avete riferimenti in merito?

> Mai sentito parlare di distributed.net ?
> Danno gratis quello che NTT vende.

Ma non ti danno solo il client e i problemi che girano sono scelti
da loro? E sono di solito forzature di chiavi o problemi matematici.
Un po' come il progetto SETI at home...

Ciao,

						Emanuele

P.S.: anche l'europa e' attenta a queste novita', per esempio con il
progetto Data Grid (www.eu-datagrid.org) ma che e' rivolto a dare
potenza di calcolo e storage alla comunita' scientifica.




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