[e-privacy] ["Thomas C. Greene " <thomas.greene at theregister.co.uk>] Popular Net anonymity service back-doored
Andrea Glorioso
sama at perchetopi.org
Tue Aug 26 11:56:12 CEST 2003
>>>>> "o" == odo <odo at paranoici.org> writes:
o> On Tue, Aug 26, 2003 at 10:28:22AM +0200, Andrea Glorioso
o> wrote:
>> Popular Net anonymity service back-doored Fed-up Feds get court
>> order http://theregister.co.uk/content/55/32450.html
>>
>> The popular Java Anonymous Proxy (JAP), used to anonymise one's
>> comings and goings across the Internet, has been back-doored by
>> court order. The service is currently logging access attempts
>> to a particular, and unnamed, Web site and reporting the IP
>> addys of those who attempt to contact it to the German police.
o> quale aspetto vogliamo discutere? L'atteggiamento di
o> collaborazione (forzata) del JAP team oppure la (forse)
o> forzatura legale da parte della polizia tedesca?
Sul secondo aspetto non credo sia possibile pronunciarsi con i dati a
disposizione.
Sul primo aspetto, io personalmente avrei sospeso il servizio. Ma
bisogna vedere se legalmente era possibile farlo (non conosco la legge
tedesca).
Problemi come questo torneranno sicuramente a presentarsi sempre piu`
frequentemente. Pur apprezzando la necessita` di servizi di
anonimato, penso anche che il lavoro di intercettazione sia a volte
necessario.
Il problema e` di natura politica e non tecnica, ovviamente. Non
credo che la risposta `giusta' (posto che ne esista una) alla sempre
maggiore invasivita` dello Stato o Impero che dir si voglia nella
sfera privata dei `sudditi' sia l'anonimita` totale.
Io credo che il problema reale sia la sempre maggior distanza che c'e`
tra i "nodi" della nostra societa`. La verticalizzazione dei rapporti
sociali impone una spersonalizzazione del rapporto sociale medesimo; e
il trasferimento del "controllo" verso nodi sempre piu` lontani da se
stessi. Cio` a sua volta genera una istintiva reazione di diffidenza
da parte di chi e` potenzialmente controllato, diffidenza che si
trasforma nella ricerca di anonimato a volte (mia personalissima
opinione) eccessiva rispetto alle reali esigenze.
o> PS: tra l'altro, c'e' un altro aspetto sottovalutato. Il fatto
o> che quelle universita' tedesche fornissero anche una catena di
o> proxy, e specificamente il primo e l'ultimo server, e' un'altra
o> vulnerabilita'. Un eventuale cookie, inserito in modo
o> trasparente dal primo server nella richiesta dell'utente e poi
o> passata alla macchina successiva puo' venire intercettato e
o> registrato dall'ultimo server, quello che fa l'accesso vero e
o> proprio al sito web. In questo modo viene identificata e
o> loggata la richiesta, usando la stessa keyword.
Non mi e` chiaro il meccanismo che esponi e i rischi che comporta,
puoi elaborare?
ciao,
andrea
--
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