[e-privacy] impugnata la lex sul copyright -insufficiente la lex sullla privacy

Avv. Barbara Gualtieri barbaragualtieri at libero.it
Thu Oct 10 12:21:14 CEST 2002


1 La RIAA contro i privati

2 Impugnata la legge sul copyright

3 Un codice per la privacy



  La RIAA contro i privati


Dopo che anni di guerra senza quartiere ai sistemi di file sharing, la
Record Industries Association of America ha deciso di cambiare strategia e
di perseguire direttamente coloro che scaricano musica on line anziche' i
siti che la distribuiscono. Non si tratta di un proposito ma di un'azione
concreta, tanto che la RIAA ha gia' chiesto ad un giudice di Washington di
ordinare ad un provider di fornire l'elenco di tutti i suoi abbonati che
praticano il file sharing. Il provider si era rifiutato di farlo
volontariamente ed al momento non e' ancora scattato l'ordine del giudice,
ma nel caso in cui venisse emesso milioni di persone in tutto il mondo
rischierebbero di dovere affrontare una causa legale per violazione di
copyright.

Impugnata la legge sul copyright


Lawrence Lessig, professore universitario, noto avvocato ed uno dei maggiori
esperti di diritto d'autore, e' il legale scelto da Eric Elder per impugnare
di fronte alla Corte Suprema il "Mickey Mouse Extension Act", ovvero la
legge che ha esteso la durata dei diritti d'autore fino a settanta anni dopo
la morte dell'autore e fino a novantacinque anni dalla pubblicazione di un'
opera. Secondo Lessig questa legge, varata nel 1998, e' incostituzionale in
quanto limita in modo eccessivo la disponibilita' di opere che dovrebbero
essere di pubblico dominio. Se l'azione legale avra' successo molti lavori
potrebbero essere utilizzati e pubblicati su internet, primo tra tutti
proprio Mickey Mouse che alla legge ha, suo malgrado, dato il nome.

Un codice per la privacy


La legge sulla privacy probabilmente non e' piu' sufficiente, o forse ha
fatto il suo tempo, per risolvere molte questioni relative al rispetto del
diritto alla riservatezza degli utenti della rete per i quali presto sara'
forse varato un codice specifico. A dare la notizia e' Giuseppe Santaniello,
vicepresidente dell'Autority italiana per la privacy, il quale ha affermato
che e' necessaria l'emanazione di regole di condotta che possano tutelare
meglio la privacy non solo per quanto riguarda internet, ma anche in
relazione ad altri fenomeni quali il marketing porta a porta. Non si sa
ancora quando cio' accadra' ma sembra certo che presto il codice sara'
varato.


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