[e-privacy] GUID e dati personali nei documenti office

Francesco Poli frx at firenze.linux.it
Tue May 28 00:53:42 CEST 2002


On 2002.05.27 17:07:27 +0200 Fabio Nigi wrote:
[...]
> questo avviene anche col software proprietario, se un programma non
> viene aggiornato l utente cambia software-house,

Dimentichi le tecniche di lock-in impiegate da molte software house
produttrici di software proprietario!   ;-) anzi ;-(
Ad esempio, intrappolando i tuoi dati in formati proprietari e chiusi
che possono essere manipolati solo con i software prodotti da quella
software house, e` possibile rendere veramente difficile la migrazione
verso altre soluzioni...

> sicuramente le patch vengono fuori prima anche perchè la scrittura
> del codice non funziona in modo piramidale ma su una rete alla pari,
> quindi ci sono +programmatori+invogliati, anche , se un utente alle
> prime armi(perchè è di loro che si stà parlando)si troverà
> sicuramente in difficoltà a patchare un programma, a trovare la doc e
> a essere sempre informato, mentre il software house a pagamento , a
> volte autoaggiornandosi, a volte con e-mail etc. ti avvertono subito
> del problema e con un paio di clic hai il software patchato.

Non direi proprio: software proprietari che si autoaggiornano ne ho
visti pochi. E comunque IMHO le correzioni di sicurezza escono piu`
lentamente per i software proprietari (capita *addirittura* che le
software house neghino l'esistenza del problema... oppure si alleino per
promuovere il non-disclosure, cioe` un'"etica" secondo la quale chi
scopre una vulnerabilita` non deve dirla a nessuno tranne alla casa
produttrice... :-|  ottimo, no? cosi` la questione finisce nel
dimenticatoio e chi s'e` visto s'e` visto... ecco come nascono e
prolificano i software piu` insicuri del pianeta...).

> per usare strumenti libero, l' utente ha bisogno di una
> responsabilità verso l' uso di qualunque software che abbia
> installato, e a un continuo auto-aggiornamento, (questo non vuol dire
> che non mi piace),che porta a commettere più errori e quindi a
> scoraggiarsi.

Chi si preoccupa della privacy dovrebbe IMHO preoccuparsi anche della
sicurezza e quindi di aggiornare il software che usa quando vengono
scoperte e corrette delle vulnerabilita`.

-- 
      Francesco Poli   <frx at firenze.linux.it>
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