[e-privacy] GUID e dati personali nei documenti office
Simone Piccardi
piccardi at firenze.linux.it
Fri May 24 08:55:50 CEST 2002
On Thu, 2002-05-23 at 22:53, Christian Surchi wrote:
> > L' uso di software chiusi dovrebbe essere garantito dalla *serietà*
> > della ditta produttrice e non dallo studiarsi il sorgente!
>
> E in cosa si valuta scusa la serieta'?
> E poi a me interessa la liberta' piu' che la serieta' di essere "in
> buone mani"...
Anche a me interessa di piu` la liberta`, ma nel caso specifico
l'istanza e` diversa (infatti ho parlato di sistemi aperti, non liberi).
Quello che conta per la garanzia della privacy e la sicurezza e`
l'accesso al codice (non necessariamente che il programma sia libero,
cose che son diverse, anche se spesso non ci se ne rende conto).
Questo perche` deve poterci essere la possibilita` di controllare e
ricompilare le cose da soli. Poi potrai comunque fidarti del pacchetto
compilato preso dalla fonte a cui dai fiducia, ma il discorso e`
comunque diverso, dato che la possibilita` di controllare (e quelli che
effettivamente lo fanno) ci sono, per cui il livello di fiducia.
Se la possibilita` di usare strumenti aperti non c'e`, affidarsi alla
serieta` di una ditta resta un atto di fiducia cieco. Insisto, se per
lavoro uno deve usare software non aperto, non lo usi quando deve
gestire la sua privacy. Lamentarsi che dentro word e windows c'e` questo
e quello serve relativamente a poco, visto che adesso le alternative ci
sono.
> --
> Guardatevi dai Programmatori che hanno un cacciavite. -- Leonard Brandwein
Potrebbero infilarvelo fra le costole quando gli chiedete nuove feature
inutili?
Cacciavite e pinzette sono due tool che indicano un certo atteggiamento
mentale, mi fido molto meno dei programmatori che NON hanno un
cacciavite.
Ciao
Simone
--
Cio' che contraddistingue l'uomo e' la capacita' di farsi domande,
cio' che contraddistingue il saggio e' il non accontentarsi delle
risposte.
More information about the E-privacy
mailing list