[e-privacy] (no subject)
Nomen Nescio
nobody at dizum.com
Sat Jun 8 13:50:20 CEST 2002
Se ne parlava.....
From: "kowalski" <kowalski at informationguerrilla.org>
To: <cyber-rights at ecn.org>
References: <20020607115512.58CFE7C33E at www.ecn.org>
Date: Fri, 7 Jun 2002 21:46:04 +0200
http://www.fullpress.it/articolo.asp?ID=2030
L'Inghilterra da' il via libera al "net snooping"
Il Governo inglese e' al centro di numerose polemiche per l'introduzione di
un Centro Tecnico (il National Technical Assistance Centre - NTAC), che
dovrebbe usare l'arma del net snooping (cioe' "spiare la rete") per
combattere il cybercrimine.
LONDON, UK - Torna a far parlare di se' il Governo inglese per quanto
concerne l'uso di intercettazioni di comunicazioni su Internet per
combattere il cybercrimine.
Diventera' operativo in estate, infatti, il NTAC (National Technical
Assistance Centre), centro specializzato nelle intercettazioni del traffico
Internet e della posta elettronica, al fine di "scovare" i criminali che
girano in rete.
La notizia ha alzato subito un gran numero di proteste.
L'utilizzo di sistemi cosi' avanzati di intercettazioni delle comunicazioni
in rete potrebbe generare seri problemi di privacy degli utenti "non
cybercriminali" che navigano quotidianamente.
Contestazioni che riecheggiano cio' che accadde nell'ottobre 2000, sempre in
Gran Bretagna, in occasione dell'approvazione di una legge, il RIP Act
(Regulation of Investigatory Powers Act), che si occupava dello stesso
argomento, sancendo la possibilita' per le forze dell'ordine inglesi di
intercettare le comunicazioni telematiche con lo scopo di perseguire i
crimini.
In particolare, il RIP Act e' rivolto a setacciare la rete in cerca di
terroristi.
All'interno di questa legge, si fa riferimento ai c.d. black boxes, cioe' a
sistemi informatici creati con lo scopo di monitorare il traffico Internet.
Nonostante questi black boxes siano stati introdotti legislativamente,
nessun Internet Service Provider e' stato ancora obbligato a installarne di
simili.
La cosa singolare e' che il NTAC dovrebbe lavorare proprio con questi black
boxes. Pertanto, fino a quando non saranno effettivamente installati, il
Centro non potra' essere operativo.
L'uso di tali sistemi per controllare la rete in cerca dei cybercriminali,
pero', puo' risultare lesivo di alcuni diritti fondamentali per qualunque
cittadino (libera manifestazione del proprio pensiero; riservatezza; ecc.),
oltre che lesivo degli interessi del commercio elettronico, poiche' potrebbe
generare timori anche fra i clienti dei distributori commerciali on-line.
segnalato da http://www.informationguerrilla.org
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