[e-privacy] Decreto del Fare: WiFi libero e senza obbligo di tracciabilità

simone a winstonsmith.info simone a winstonsmith.info
Mer 31 Lug 2013 09:42:09 CEST


Approvato l’emendamento presentato in extremis.  Cambiano nuovamente le
norme in materia di Wi-Fi.

Fonte: MicroEll, scritto da Francesco Traficante, 30 luglio 2013

Lunedì scorso – 22 luglio – si è riusciti a modificare all’ultimo
momento utile  il testo dell’art. 10 del Decreto del Fare, accogliendo
favorevolmente un emendamento presentato in extremis: si è
sostanzialmente eliminato l’obbligo da parte dei gestori di esercizi
pubblici di tracciare il Mac Address associandolo all’indirizzo IP che
il sistema assegnava di volta in volta e di conservare tali informazioni
in uno speciale registro.

Con l’approvazione del Decreto del Fare il Wi-Fi diventa di fatto e a
tutti gli effetti libero. L’art. 10 così ridisegnato non prevede più
l’obbligo di nessuna identificazione di chi utilizza una rete Wi-Fi resa
disponibile da un Bar, Ristorante, Hotel e così via.

La norma precedente aveva introdotto l’obbligo da parte dei gestori di
esercizi pubblici dell’acquisizione e conservazione dei dati personali
degli utenti che utilizzavano tale servizio, e non solo, anche della
registrazione dei relativi accessi ad internet, il tutto memorizzato
all’interno di uno specifico registro. Tali obblighi erano stati
introdotti dal così detto Decreto Pisanu al fine di favorire le indagini
anche in caso di terrorismo e di altri reati commessi tramite Wi-Fi.

Nel 2011 decade tale Decreto e con esso anche tali obblighi, arrivando
ai giorni nostri per avere finalmente una norma che colmasse tale vuoto,
anche se fino all’ultimo si è cercato di rendere il Wi-Fi meno libero
introducendo nuovamente un obbligo di tracciabilità che non si capiva
poi a cosa esattamente servisse: il Mac Address associato ad un IP
Dinamico assegnato di volta in volta dal sistema non avrebbe comunque
consentito l’identificazione dell’utente e quindi poter individuare con
esattezza chi avesse commesso l’illecito.

Da una parte si rende finalmente libero il Wi-Fi e di contro, guarda
caso, qual è il prezzo da pagare? Si tagliano i fondi per la diffusione
della banda larga nel centro-nord del ns. bel paese.

Ma almeno questa volta c’è ancora un’altra buona notizia: 2 a 1 e palla
in centro!  Dovrebbe anche cadere l’obbligo dell’installazione di tali
apparati di connettività con relativo allacciamento alla rete pubblica
quale esclusiva di determinati installatori con particolari e a volte
assurde caratteristiche come previsto dal Codice delle Comunicazione.

Sarà la volta buona per dare un forte impulso alla diffusione della
connettività? Staremo a vedere.

Ma comunque un dubbio sempre resta, ma in caso di grave illecito chi ne
risponde? Il gestore del servizio pubblico che non riesce a dimostrare
qual è l’utente che nello specifico ha commesso tale violazione? Quali
sarebbero a questo punto le sue eventuali responsabilità?

Fonte:
http://www.microell.it/newsite/viewPagina.asp?pagID=318&goback=%2Egmp_2963391%2Egde_2963391_member_262112023
-- 
simone a winstonsmith.info
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