[e-privacy] Il lato oscuro della Rete

Francesco Potortģ pot a potorti.it
Lun 7 Nov 2011 12:27:22 CET


>Il 05.11.2011 16:43 Tramaci SRD ha scritto:
>> Chissą quanti di quesi siti sono dei servizi segreti.

Boh.  A parte il titolo a effetto e qualche commento qua e lą,
la sostanza mi pare che sia: sul web ci sono molti pił documenti di
quanti se ne possono trovare con i motori di ricerca.  Nulla di strano,
io stesso ho diversa roba che condivido con amici o colleghi di lavoro
cui non si arriva senza mia indicazione o mio permesso.  E tutti i dati
accessibili via interfacce di database non sono immediatamente
accessibili senza ricerce mirate su quei database ed eventualmente
chiavi d'accesso.  Anche qui, nulla di strano.

Nel mare magnum di documenti, ce ne sono di illegali o brutti o
orribili; ci saranno le foto private di tanta gente, i documenti privati
di tante ersone o societą.  Gente, persone o societą che possono,
eventualmente anche avere attivitą illegali.  Nulla di strano neanche
qui.  Č come dire che in Italia ci sono decine di migliaia di automobili usate
per attivitą illegali e addirittura molte auto sono usate dai servizi
segreti.  E allora?  Qualcuno forse pensava che i criminali e i servizi
segreti andassero a piedi o non usassero la rete?

>č comunque informazione che si contrappone ad altra informazione.
>L'importante č tenere separati i collegamenti tra la realtą hardware e 
>quella virtuale.
>Rompendo questa mappatura non esiste pił il problema del reale o della 
>realtą, e quelli che si identificano come servizi segreti, diventano dei 
>pari.

Di questo non ho capito nulla :)


More information about the e-privacy mailing list