[e-privacy] blog islandese + situazione elezioni svedesi

vecna vecna a s0ftpj.org
Mer 22 Set 2010 01:39:02 CEST


Sanata wrote:
> Mi stavo chiedendo se, visti i risultati delle recenti elezioni in
> Svezia e il clamoroso flop del Pirate Party, ci sia da aspettarsi
> qualche sviluppo nella vicenda Wikileaks.
sai che non sapevo del flop ?
http://www.theregister.co.uk/2010/09/20/swedish_pirate_party_election_fail/

il titolo è esplicativo :\

> Volendo aprire un blog contenente magari anche opinioni "scomode" a
> qualche politico italiano, e non volendo correre il rischio di un
> sequestro "preventivo" come spesso e' accaduto in passato nel Belpaese,
> o quantomeno per limitare i rischi, cosa converrebbe fare?

Io ho una teoria, la realizzazione pratica non l'ho ancora valutata :)

Immagina di avere un blog che acquista autorevolezza, e ogni post sia
firmato con chiave pubblica pubblicata su keyserver. ogni post ha il
fingerprint della chiave, ogni volta che viene fidata una chiave lo si
pubblica, così che quando il blog è noto ormai il suo web of trust è
fondato.

il blog è su blogspot. lo amministri tramite TOR e l'hai aperto con un
pugno di click.

a quel punto, ogni volta che viene fatto chiudere il blog, ne hai già
pronti altri su piattaforme gratuite, e segnali in modo automatico, con
un post firmato (verso forum, verso altri blog) il tuo nuovo indirizzo.
lo fai automatizzato e tramite tor. l'unico impaccio sono i captcha. li
risolvi a mano.

fine. automatizza il tutto, e la tua velocità di migrazione sarà
maggiore della velocità di chiusura. è questa la forza della rete.

> Hostare
> fisicamente il sito su un server estero sarebbe sufficiente? 

un sito, un server, un dominio, una persona, una testa, una carta di
credito... c'e' qualcosa di unico e univoco nel sistema che prevedi ? è
il single point of failure :)

> E in tal
> caso, su quale Paese "occidentale" meglio puntare a questo punto?
> Islanda? Credete che la situazione la' durera' visto l'enorme debito
> pubblico islandese verso USA e UK?

mah, dipende dal contesto di rischio... se vuoi far un blog da
terrorista, qualunque organo internazionale farà di tutto per chiuderti.
Se vuoi fare un blog da divulgatore politico, al di fuori dell'esercizio
di potere di quel politico non hai nulla da temere...

a me pare che l'esercizio di potere della classe politica influenzi i
media tradizionali, e *alcune realtà* di internet, contestualizzate
singolarmente. che so, skype è la prima rete che mescola internet con le
reti telefoniche, reti che per andare hanno sempre avuto numerazioni e
licenze istituzionali, e quindi skype deve andar d'accordo.

facebook è un mostro confuso e quindi anche servile,

google fa quello che è meglio nel suo disegno, sia una volta gli utenti
una volta la cina,

microsoft è la lobby per eccellenza

ma questi che ho elencato sono semplicemente dei punti di riferimento,
delle punte di diamante in un mondo di spilli; piattaforme di blog e
molti altri servizi esistono senza aver canali preferenziali con la
polpos / poltel / whatever...

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