[e-privacy] iPredator prosegue gli esperimenti e passa in beta
vecna
vecna at s0ftpj.org
Mon Jan 18 14:24:47 CET 2010
Marco Bonetti wrote:
> vecna wrote:
>> la cosa strana, è che il servizio che offrono è si VPN, ma funziona solo
>> con PPTP (ci sono le faq per windows/macosx, e indicano di usare
>> PPTPconfig sotto linux).
> ouch!
> beh, per essere rompiballe, pptp è una implementazione di una VPN,
> quindi la cosa tanto strana non è.
> la vera "stranezza" è nella scelta stessa dell'implementazione: pptp non
> è sicuro. punto.
si, è quello il motivo del mio dubbio... capisco che si volessero
affidare ad usare degli strumenti di "default", ma non è cosi'
complicato creare un openvpn portable-all-in-one... da far scaricare
agli utenti. son sufficenti dei bundle per ogni sistema operativo.
comunque, si puo' confidare che essendo beta, qualcosa migliorerà in
futuro ?
e poi, c'e' un altro significato che posso intuire... possibile che sia
stato scelto un protocollo volutamente vulnerabile, per dimostrarsi
contrari alla data-retention massiva, ma non contro indagini specifiche ?
o possibile che, per quello che si premunivano di proteggere (data
retention massiva), anche l'XOR sarebbe stato sufficente, perché ciò che
rende sicuro da un'analisi massiva è semplicemente rendersi
inattaccabili in modo automatizzato ?
o che sia una sorta di trappola, per verificare l'uso di strumenti di
cracking da parte di chi fa data retention ?
ok che, presupporre che qualcuno che vende sicurezza, la venda
appositamente limitata come parte di una strategia piu' ampia, è sempre
e solo una teoria cospirativa di bassa lega :) ma... sto cercando di
trovarci motivi :)
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