[e-privacy] uniamo le forze

gabriele esposito sickuser at gmail.com
Tue Sep 2 19:04:16 CEST 2008


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Hash: SHA1

Io son daccordissimo , ma non posso non trascurare il fatto che poi
esisterebbe un unico
punto che se finisce in mano nemica cade tutto .... cade proprio tutto
???? Penso che realta' consolidate come autistici , winstonsmith ,
panta-rhei non cadranno , se questa semplice wiki cade . Perche' e' di
questo che stiamo parlando , di una wiki , che riunisca un po' i vari
movimenti , non stiamo parlando di un deposito o network data storage
per i movimenti italiani , quindi anche se cade non custodira' niente
di sensibile , giusto ? Possiamo farlo con supporto ssl , solo tor
hidden , insomma possiamo difenderlo con le nostre armi . Se siete
daccordo metto i miei server a disposizione , fatemi sapere , ok ????

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Version: GnuPG v1.4.6 (GNU/Linux)
Comment: http://getfiregpg.org

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FZvJZfWNcX7z6/tNfpVsrSs=
=FoIo
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Il 1 settembre 2008 19.19, S. B <simone at winstonsmith.info> ha scritto:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
>
> Sanata ha scritto:
>> simone at winstonsmith.info ha scritto:
>>> Pero molte volte si disperdono le energie, quello che penso è: perche non
>>> fare una lista / wiki il quale viene usato come punto generale di
>>> coordinamento ?
>>
>> Personalmente parlando...
>>
>> Lo scenario sarebbe paradisiaco, ma la vedo dura.
>
> Ma fattibile :)
>
>> Innanzitutto c'e' la difficolta' di "unificare" realta' diverse (siamo
>> pur sempre in Italia :P ).
>
> Si ma non dobbiamo fermarci davanti a questo ostacolo.
>
>> In secondo luogo c'e' il discorso della decentralizzazione. Una singola
>> lista/wiki e' piu' facile da controllare/censurare/poisonare di tante
>> iniziative sparse.
>
> Concordo, ma se prendiamo come esempio come dici tu l' evento di Roma 11
> Ottobre, ci insegna che è possibile anche parche non si fa nulla che sia
> non legale ( che a priori è già persa in partenza ) nel senso, se
> vogliamo combattere insieme per riuscire a sconfiggere la morsa del
> tecno controllo e delle censure, si deve fare in maniera intelligente, e
> usando il cervello, la violenza o le mosse azzardate come insegna la
> storia, non portano altro che a ulteriori problemi, e considerando che
> quello che vogliamo è il rispetto dei diritti umani e della libertà non
> vedo altro modo che quello di muoversi in modo pulito :-)
>
>
>> Diciamo che la vera sfida e' saper collaborare e coordinarsi "nel
>> momento del bisogno", cioe' in occasione di eventi/iniziative, come ad
>> esempio la manifestazione dell'11 ottobre.
> Esatto, e visto che ne abbiamo una dimostrazione reale, dove esiste un
> punto di "coordinamento" e migliaia di persone che si adoperano, per far
> si che la cosa avvenga con i mezzi più svariati.
>
> L' arma più potente, è sempre la comunicazione, e se la si usa nella
> giusta maniera si riesce a comunicare a tutte le persone del mondo.
> Con un immagine puoi dire tutto, molto di più di mille parole.
>
>> Fino ad ora mi pare che la comunicazione e coordinazione in questi casi abbia funzionato abbastanza
>> bene.
> Esatto :)
>
>> Quello che manca IMHO e' sensibilizzazione e partecipazione.
>
> Questo non è che manca, forse realmente quello che manca è una corretta
> e semplice comunicazione, che sia compresa da tutti, che faccia capire
> quali siano i problemi, e quali siano le necessità, e dimostrare a tutte
> quelle persone che leggono / guardano, che serve anche il loro aiuto
> qualunque esso sia, e che 1 + 1 = 2
>
>> ma per quello purtroppo si lotta ad armi impari :P
> No perché ? Io credo che il problema sia nel fatto, che molto spesso si
> fa una comunicazione di informazione, e servirebbe una comunicazione di
> collaborazione, invitare chi legge a dare il suo contributo, non
> limitarsi a informare e basta.
>
> E per questo, serve l' aiuto primario delle persone che vivono questi
> problemi, e che li riescono a capire facilmente, solo noi possiamo se
> vogliamo sensibilizzare le altre migliaia di persone, ma più che
> sensibilizzare ci sarebbe da fargli capire quali siano i problemi reali.
>
> Non dico che sarò semplice, ma credo che se incominciamo a unire le
> nostre menti, collaborando gomito a gomito il primo passo è fatto.
>
> Simone Bruschi
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