[e-privacy] Assegnati i Big Brother Awards Italia 2008

Marco A. Calamari marcoc1 at dada.it
Sat May 10 19:05:44 CEST 2008


Vincitori e motivazioni dei Big Brother Awards Italia 2008

Per il Big Brother Award Italia 2008 sono pervenute un totale di 26
nomination nel periodo stabilito e sufficientemente complete da essere
considerate valide. Delle 26 nomination 21 sono relative alle categorie
"normali" dei premi e 5 a quello "positivo".

Visto che in passato erano giunte anche piu' di 200 nomination
"negative" contro pochissime "positive", e che quelle positive
quest'anno sono salite addirittura al 20% del totale, si potrebbe
addirittura concludere che la situazione della privacy in Italia nella
percezione dei cittadini  sia migliorata. Il condizionale e' ovviamente
d'obbligo.

Nessuno dei candidati ai premi negativi ha riportato piu' di due
nomination, e quindi, come gia' accaduto in passato, il premio "Lamento
del Popolo" quest'anno non sara' assegnato. Il Popolo ritiene
evidentemente di non doversi lamentare di nessuno in particolare.

Ciascun giudice poteva scegliere o proporre fino a tre candidati in
ordine decrescente di preferenza; il primo candidato riceve 5 punti, il
secondo 3 ed il terzo 1.
La Giuria e' formata da 6 componenti, ed il massimo punteggio possibile
e' quindi 30; in caso di ex-aequo la giuria procede ad un ballottaggio,
ed in caso di ulteriore parita' vale il voto del presidente.

Sono indicati tra parentesi il numero di voti che la Giuria ha assegnato
al vincitore.

Ecco l'elenco dei premiati:


Premio "Lamento del Popolo": non assegnato


Premio "Peggiore ente pubblico":  Ministero dell'Economia e delle
Finanze (19/30)

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze possiede gia' amplissimi
strumenti di verifica come i poteri ispettivi e l'inversione dell'onere
della prova (e' il contribuente a dover dimostrare di essere "virtuoso"
e non l'amministrazione a provare la violazione di legge).
Recentemente, e senza particolari reazioni della societa' civile, essi
sono stati ulteriormente potenziati dalla creazione di schedature di
massa (sanitarie, bancarie ecc.) che sono chiaramente una inaccettabile
"scorciatoia". Invece di controllare palesi e diffuse prassi illegali,
violano inutilmente la privacy di milioni di cittadini onesti. 

Con le ultime disposizioni attuative del famoso Articolo 50 della legge
326 del 24-11-2003 siamo tutti sotto l'occhio vigile e ferreo dello
Stato per quanto riguarda la materia sanitaria: per prendere farmaci con
il servizio sanitario veniamo schedati dettagliatamente, infine dal 2008
con l'introduzione dello SCONTRINO PARLANTE (Art. 1 comma 28 della Legge
296 del 27-12-2006) per scaricare farmaci di libera vendita siamo ancor
di piu' schedati. E quando, non "se" ma "quando", tutti questi dati
finiranno in mani errate, come minimo ci sara' da attendersi la
pubblicita' targettizzata per supposte e sciroppi; come massimo invece
non esiste un limite alle conseguenze negative.
Concludendo, con la scusa della lotta all'evasione (e senza altrettanto
zelo per la lotta agli sprechi di spesa pubblica) il governo in maniera
assolutamente bipartisan ha attivato sistemi di controllo della
popolazione degni di stati totalitari. Questo è il peggiore rischio per
i diritti dei cittadini; dovesse arrivare un "baffone" popolare
troverebbe già tutto pronto per esercitare ogni tipo di controllo sul
popolo. Ma forse l'obbiettivo e' proprio questo.


Premio "Peggiore azienda privata": Yahoo (9/30)

Il monitoraggio pervasivo delle attività degli utenti Internet eseguito
a scopo commerciale secondo le rilevazioni degli esperti non ha eguali
rispetto alle altre dotcom.
Yahoo è responsabile di un tracciamento considerato persino più
estensivo di quello dei propri competitor Google e Microsoft. 
Yahoo ha a piu' riprese fornito in maniera "coperta" dati sui suoi
utenti al governo della Cina Popolare che li ha utilizzati per fini
repressivi. Non contento ha prima negato la cosa e poi fornito risposte
parziali, evasive e giudicate in malafede alle richieste di chiarimenti
giunte dal governo degli Stati Uniti fino a quando, chiamato a
testimoniare in forma ufficiale l'11 novembre 2007 di fronte ad una
commissione del Congresso sul caso del dissidente e giornalista cinese
Shi Tao, il CEO Jerry Yang ha dovuto ammettere di non aver detto la
verita' e chiedere perdono per evitare pesantissime sanzioni. Sanzioni
che gli sarebbero pero' state comminate non per aver contribuito a far
gettare in carcere dissidenti, ma "solo" per aver mentito di fronte al
Congresso.


Premio "Tecnologia piu' invasiva": Banca dati DNA del R.I.S. di Parma
(13/30)

Il RIS di Parma ha "quietamente" realizzato un biobanca per analisi del
DNA in assenza di una normativa specifica. Non se ne sa praticamente
nulla (quanti campioni ci sono, come viene utilizzata, chi e come ha
accesso ai tessuti biologici e ai database che contengono i test del
DNA.
Gia' in passato il Reparto delle Investigazioni Scientifiche dei
Carabinieri e la Polizia Scientifica risultano tra i principali
promotori della Banca Dati del DNA, un database genetico che nelle
intenzioni dovrebbe contenere i profili del più alto numero possibile di
italiani ed extracomunitari, al fine di agevolare le indagini e la
prevenzione anti-terrorismo. 
Database del genere sono già attivi in diversi paesi. Il rischio privacy
e' evidentemente legato all'abuso dei dati, alla sicurezza del database
e alla pervasività della profilazione di massa.
All'interno dei R.I.S. il colonnello Luciano Garofano è stato uno dei
massimi promotori del database nazionale del DNA. Ha dichiarato: "La
paura di violare la privacy non può essere una giustificazione a non
fare una legge. La libertà, del resto, transita attraverso la sicurezza.
E qui stiamo parlando della sicurezza degli italiani".
Gli Italiani hanno evidentemente qualcosa da ridire, visto che hanno
meritatamente assegnato questo premio.


Premio "Bocca a stivale": Bruno Vespa (18/30)

Il conduttore televisivo e giornalista Bruno Vespa e' stato premiato per
avere trattato in modo superficiale e disinformato un tema serio come
quello della Rete, contribuendo a rafforzare un'idea negativa di questa
tecnologia, e favorendo l'acquiescenza popolare a provvedimenti
repressivi e censori.
Nel corso della trasmissione del 21 febbraio 2008 della trasmissione
"Porta a Porta", coadiuvato dalla dott.ssa Graziottin, ha reiterato
posizioni già espresse l'anno precedente, facendo disinformazione a
proposito delle nuove tecnologie e di Internet, del loro impatto sulla
privacy e sullo sviluppo dei giovani.
Attraverso una serie di affermazioni allarmistiche, basate su falsi
luoghi comuni e su tesi infondate, ha contribuito ad allontanare gli
italiani dalle nuove tecnologie, incurante di ciò che può causare sia
nella cultura dei telespettatori che dell'economia italiana, gia'
arretrata rispetto al resto d'Europa in campo tecnologico. Ciò gli è
valso pesanti critiche da parte della blogosfera tutta ed anche
l'assegnazione di questo meritatissimo, e quest'anno molto conteso,
premio.


Premio "Minaccia da una vita": Franco Frattini (21/30)

Curiosamente, proprio nel ruolo di Commissario U.E. alla Giustizia,
Libertà e Sicurezza ha propagandato un'idea di Sicurezza che, violando
la Libertà dei cittadini e nuocendo alla Giustizia, prevedeva il
"monitoraggio e la censura delle parole pericolose".
Si in piu' occasioni distinto assumendo posizioni pubbliche incivili e
liberticide, come quelle del filtraggio dei contenuti circolanti in rete
e relativi a parole afferenti al "terrorismo", e continua indefessamente
la sua opera a favore della repressione della liberta'.
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_15/frattini_sicurezza_ue.shtml


Premio "Winston Smith - eroe della Privacy": collettivo
Autistici/Inventati (11/30)

Il collettivo Autistici/Inventati, nell'ambito delle sue attivita' ha
portato avanti per anni una indefessa e meritoria fornitura di servizi
di comunicazione molto piu' rispettosi della privacy di quelli
commerciali od istituzionali. Ha fatto questo in maniera totalmente
volontaria e gratuita in presenza sia di difficolta' economiche che di
una intrusione informatica devastante giustificata come effetto
secondario di indagini giudiziarie. Ha reagito in maniera positiva e
creativa a queste problematiche e continua a dare una possibilita' a chi
ritiene di dover difendere e mantenere il proprio diritto alla privacy
in Rete. Con mezzi limitati si e' impegnato nel lodevole tentativo di
costruire una struttura di comunicazione che sia resiliente ad attacchi
di tipo censorio.

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