[e-privacy] Ipred2
Nomen Nescio
nobody at dizum.com
Fri Mar 30 12:50:04 CEST 2007
Mi pare che ognuno se la canti come gli pare:
Da http://www.aprileonline.info/2456/il-peer-to-peer-non-e-reato
Il Peer to peer non èeato
Red., 29 marzo 2007
Internet Dal parlamento europeo una direttiva che "salva" gli
utenti della Rete dai falchi del diritto d'autore e
dalle sanzioni penali
Scaricare musica da Internet non èeato. A stabilirlo èa direttiva
approvata dalla commissione giuridica del Parlamento
europeo che, per la prima volta, stabilisce sanzioni penali per il
reato di contraffazione commerciale. A salvare gli
utenti della Rete dai falchi del diritto d'autore èun emendamento
presentato dal relatore italiano della proposta, il
diessino Nicola Zingaretti, che recita: "Per violazione commessa su
scala commerciale si intende ogni violazione di un
diritto della proprietàntellettuale effettuata per ottenere
vantaggi economici o commerciali con esclusione di norma
degli atti effettuati dagli utenti privati per finalitàon lucrative".
Grazie a questa formulazione viene escluso da ogni
sanzione penale l'uso di Internet da parte di singoli utenti, a
cominciare dalla condivisione di file audio e video (file
sharing) e dal loro scambio fra pari (peer to peer).
La direttiva votata la scorsa settimana a Bruxelles èi quelle
pesanti. Dichiara guerra aperta ad un giro d'affari
illegale di centinaia di miliardi di euro in tutto il mondo (sette
miliardi l'anno solo in Italia), sguinzagliando squadre
investigative in tutti i Paesi dell'Unione europea. Per chi sgarra si
puòrivare alla detenzione fino a quattro anni e a
sanzioni pecuniarie dai 100mila ai 300mila euro. Di fronte ad un
quadro cosìapocalittico deve essere bastato un po' di
buon senso per convincere gli europarlamentari a mettere
definitivamente da parte la vecchia diatriba: scaricare musica da
Internet èeato? No, e non lo saràai più Una risposta che, fino a
poche settimane fa, appariva tutt'altro che scontata. Quando la
delibera avràompletato il suo
iter a Bruxelles, gli utenti della Rete potranno tirare un bel
sospiro di sollievo. Quel che dice l'Europa èegge anche
per gli Stati nazionali. Per capire quanto valga questa decisione
basti leggere la risposta inviata solo pochi giorni fa
dal ministro per i beni culturali Francesco Rutelli ad una petizione
dell'associazione Altroconsumo: "La distorta pratica
del file sharing - si legge - deve essere sanzionata. Circoscrivere -
come auspicato da Altroconsumo - i confini del reato
al solo esercizio di un'impresa commerciale operante attraverso il
file sharing su scala commerciale oltre che provocare
un sensibile ed ingiusto danno per gli autori e gli editori,
potrebbe comportare nell'opinione pubblica un deprecabile
indebolimento del giudizio di disvalore nei riguardi di un
comportamento che - pur di minore pericolositàociale rispetto
all'organizzazione su scala commerciale - ècomunque abusivo ed
illegale, con effetti molto pregiudizievoli su di un
fenomeno che giàssume dimensioni gravi". Peggio della gogna.
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