[e-privacy] Re: I dati dei viaggiatori europei
leandro noferini
lnoferin at cybervalley.org
Mon Jan 8 10:54:48 CET 2007
Marco Predicatori <marco at predicatori.it> ha scritto:
> > di certo e' che se hai un account google, yahoo, hotmail
> > sei spacciato (non credo avrebbero problemi a farsi
> > "autorizzare" a visionare certi dati. ne' credo avrebbero
> > problemi ad intercettare tue mail da/per account
> > residenti su network statunitensi ...
>
> Ottima idea! Alla bisogna, ho appena aperto l'email
> nuketheUS at yahoo.com
> che utilizzerò esclusivamente in occasione del mio primo
> viaggio laggiù!
> :-)
In effetti ripensandoci questa storia è proprio un invito alla
moltiplicazione degli indirizzi di posta.....
Io direi che sarebbe anche fattibile un'iniziativa commerciale del tipo:
vuoi fare un viaggio negli USA? Fatti un indirizzo email <a
href="http://sitofichissimopienodibanner">qui</a> per i tuoi contatti
con l'FBI.
:-)
--
Ciao
leandro
Un esteso e "normale" uso della crittografia è il sistema più forte
per rivendicare il diritto alla privacy nelle comunicazioni
telematiche: come tutti i diritti e come i muscoli se non viene
esercitato costantemente si atrofizza e va perso.
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