[e-privacy] Google Search convicts hacker

leandro noferini lnoferin at cybervalley.org
Sat Dec 23 19:41:29 CET 2006


arc <arc at autistici.org> writes:

>> Vuole dire che chi si batte per il software libero non è
>> *automaticamente* una persona che si batte per la privacy. In
>> generale chi fa parte di un lug è più sensibile a questo argomento
>> ma non è detto che si voglia battere anche per questo.
>
> La mia esperienza personale dice il contrario.
> Trovo molto piu' ovvio che persone che si interessano alla liberta' di
> informazione, abbiano lo stesso interesse a proteggerla questa
> informazione.

Uhmmmm, molti  sviluppatori di  sl sono tali  perché gli  piace scrivere
codice, molti altri  ci lavorano o sperano di  lavorarci: di quella cosa
lì che citi te non proprio tutti (?) sono coinvolti....

> Non a caso a tutti gli eventi in cui si parla di GNU/Linux e software
> libero si parla ANCHE SEMPRE di eprivacy.
>
> Gli esempi a suffragio della mia tesi sono infiniti:
> metro olografix con i suoi crypto meetings, la scena A/I con
> l'hackmeeting, la Free Software Foundation Europe durante il primo
> meeting internazionale della Fellowship tenuto a Bolzano di recente...
> potrei continuare all'infinito.

E  questo  è proprio  uno  dei più  gravi  problemi  che ci  attanaglia:
tutt'ora il  gpg viene  percepito come una  roba da "linuxari",  non una
cosa  da avvocati,  politici, attivisti.  Fino a  che rimane  tale nella
percezione diffusa non saremo in grado di fare neanche il passo 0.


[...]


-- 
Ciao
leandro
Un esteso e "normale" uso della crittografia è il sistema più forte
per rivendicare il diritto alla privacy nelle comunicazioni
telematiche: come tutti i diritti e come i muscoli se non viene
esercitato costantemente si atrofizza e va perso.



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