[e-privacy] [EDRI-gram 3.4] 1. La TIM avverte: in Italia troppe intercettazioni telefoniche

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Fri Mar 4 03:40:32 CET 2005


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da EDRI-gram 3.4, 24/02/2005

1. La TIM avverte: in Italia troppe intercettazioni telefoniche

La TIM ha di recente stilato una nota senza precedenti avvertendo che
la quantità di intercettazioni telefoniche richieste alla compagnia
avrebbe raggiunto un picco intollerabile. In un fax inviato a tutti i
pubblici ministeri italiani, la società lamenta di aver raggiunto i
limiti massimi della propria capacità a causa delle 5.000-7.000
intercettazioni simultanee richieste sui suoi cellulari. In futuro, si
legge nel documento, le nuove richieste verranno soddisfatte
gradualmente secondo l'ordine d'arrivo.

Ma ancora più straordinaria per l'atmosfera di segretezza in cui è
immerso al momento il sistema esecutivo italiano è la decisione del
ministro della Giustizia leghista Roberto Castelli di fornire alla
Repubblica una serie di statistiche sul numero delle intercettazioni
telefoniche e sui relativi costi. Di recente, ha spiegato Castelli, le
intercettazioni si sono raddoppiate ogni due anni, passando dalle
32mila del 2001 alle 45mila del 2002 fino alle 77mila del 2003.
Secondo le stime del ministro, nel 2004 le intercettazioni sarebbero
state 100mila, e sarebbero costate al ministero circa 300 milioni di
euro in rimborsi spese. Nel 2003 il ministero ha sborsato 225 milioni
di euro in intercettazioni, contro i 230 milioni del 2002 e i 165
dell'anno precedente.

Castelli ha ammesso che le intercettazioni della polizia italiana sono
molto numerose: se infatti si considerano i 58 milioni di persone che
popolano la penisola, le 100mila intercettazioni del 2004
corrispondono a 172 intercettazioni per ogni 100mila abitanti. Per
quanto riguarda le intercettazioni ordinate dai servizi segreti,
invece, in nessun paese del mondo i dati vengono resi pubblici.

Nel suo documento, Castelli ha fatto riferimento al Max Planck
Institut, un istituto tedesco che già da tempo aveva assegnato
all'Italia la palma assoluta (in Occidente) delle intercettazioni, con
76 mandati per ogni 100mila abitanti (calcolati in base alle 44mila
ordinate nel 1996). Il secondo posto per le intercettazioni richieste
in Europa era occupato nel 1996 dai Paesi Bassi, che di recente si
sono rifiutati di fornire dati a riguardo, anche se, secondo alcune
stime ufficiose, in Olanda le intercettazioni ammonterebbero oggi a 75
per ogni 100mila abitanti. Negli Stati Uniti, i dati pubblici più
recenti risalgono al 2002, quando su una popolazione di circa 293
milioni di persone i giudici hanno richiesto 1.273 intercettazioni,
corrispondenti a 0,43 intercettazioni per ogni 100mila abitanti. Il
commissario britannico per le Comunicazioni fa invece cenno a un
totale di 1.983 mandati di intercettazione emessi nel 2003, che su una
popolazione di 59,5 milioni di abitanti corrisponde a 3,3
intercettazioni per ogni 100mila persone.

Una delle possibili spiegazioni dell'impennata nel numero di
intercettazioni telefoniche verificatasi in Italia risiede nella loro
breve durata: un mandato è valido soltanto 15 giorni e si può
protrarre soltanto con una nuova richiesta sottoscritta da un
magistrato. Solo per le indagini sulla criminalità organizzata la
durata massima delle intercettazioni sale a 40 giorni. In molti altri
paesi, invece, le intercettazioni possono durare fino a uno o anche a
tre mesi.

Stando alla Repubblica, anche Vodafone e Wind starebbero per
raggiungere il limite massimo delle loro capacità di intercettazione.
Se Castelli ha approfittato dell'occasione per mettere in guardia
contro l'abuso delle intercettazioni nell'ambito delle indagini
giudiziarie, non pare che la magistratura condivida la sua opinione:
Edmondo Bruto Liberati, presidente dell'Associazione nazionale
magistrati, ha sottolineato che le intercettazioni sono molto più
economiche del pedinamento di singoli individui e ha lamentato la
mancanza di fondi di cui sta attualmente soffrendo il sistema
giudiziario italiano.

Il dibattito pubblico tra il ministro e la magistratura è indice di
una frattura più sostanziale nel mondo politico italiano: ponendo
l'accento sugli ingenti costi delle intercettazioni, il ministro della
Giustizia tenta di avvalorare il suo tentativo di trasferire questi
costi al ministero degli Interni. Più in generale, Castelli tenta di
rappresentare la magistratura come una corporazione di stolti avvezzi
a spendere in modo sventato il denaro pubblico. Per molti italiani una
tale descrizione non è affatto sorprendente, dati i rapporti tesi tra
Berlusconi e i magistrati.

Giovanni Russo Spena, deputato di Rifondazione, ha richiesto al
governo spiegazioni riguardo al massiccio ricorso alle intercettazioni
telefoniche nell'ambito delle indagini giudiziarie e ha chiesto ai
ministri di illustrare in che modo i cittadini italiani vengano
protetti da questa invasione potenziale ed effettiva della loro privacy.

Troppe intercettazioni / La Tim: 'Esaurite le linee' (19.02.2005)
http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/cronaca/tim/tim/tim.html

Troppi cellulari intercettati. La Tim: 'Esaurite le linee'(20.02.2005)
http://italy.indymedia.org/news/2005/02/734397.php

Rechtswirklichkeit und Effizienz der Überwachung der Telekommunikation
..?, Max Planck Institute for Foreign and International Criminal Law,
international statistics on page 104 (in German, June 2003)
http://www.iuscrim.mpg.de/verlag/online/Band_115.pdf

Public statistics US legal intercepts (to 2002)
http://www.uscourts.gov/wiretap.html

Public annual report UK legal intercepts (2003, published July 2004)
http://www.official-documents.co.uk/document/deps/hc/hc883/883.pdf

(Ringraziamo Andrea Glorioso, consulente italiano per le politiche
digitali)



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