[e-privacy] apologia di reato

Aureliano Rama aure at telematikamente.com
Tue Feb 22 13:21:16 CET 2005


Salve,
scrivo per la prima volta a questa lista che seguo con interesse da un
bel po' perche' ho una domanda da rivolgervi.

Il tutto nasce da questa notizia:
"Pedofilia sul web, sette arresti a Catania"
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/02_Febbraio/22/pedofilia.shtml

dove ho trovato il seguente passaggio:
"Le indagini erano state avviate nell'ambito dell'inchiesta che lo
scorso anno aveva portato la Polposta etnea a scoprire a Vittorio
Veneto un uomo che fu indagato per apologia della pedofilia"

Colpito dall'idea di una persona arrestata per apologia (cioe' un
reato d'opinione) ho fatto una ricerca e ho trovato l'articolo del
2004 che riporta la notizia in questione:
"Pedofilia, apologia su Internet, primo arresto in Italia"
http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/cronaca/apolo/apolo/apolo.html

in cui un evidentemente felice cronista riporta che:
"E' il primo caso in Italia in cui si procede penalmente nei confronti
di esponenti della 'pedofilia culturale'."

Devo ammettere che sono rimasto colpito dal tono da caccia alle
streghe di tutte queste vicende e quindi ho cercato in rete una
spiegazione delle basi giuridiche di questi arresti ("ordine di
custodia cautelare in carcere" per reati di opinione??).

Ho trovato solo questa pagina, che sostanzialmente da' ragione
all'azione legale:
"I confini (illeciti) delle condotte apologetiche"
http://www.diritto.it/articoli/penale/marcellino2.html

La domanda (per concludere) e' quindi questa:
dando per scontato che le interpretazioni giuridiche citate
nell'articolo siano corrette (e ne chiedo conferma ai giuristi
presenti in lista) e dando per scontata la riprovazione morale dei
comportamenti in questione, c'e' davvero liberta' in una societa' che
arresta preventivamente qualcuno per il solo fatto di aver espresso
un'opinione ritenuta sbagliata (se non aberrante) dal resto della
societa'? 

Seconda domanda:
nell'ottica della prevenzione di un (potenziale) reato, la repressione
e la messa all'indice sono gli strumenti adatti o non sono invece
mezzi per far scivolare certi reati sotto la "soglia sociale" del
visibile, in situazioni non controllabili e in paesi piu' deboli?

Grazie dell'attenzione e scusate per la lunghezza.

Aureliano Rama
- Dipartimento di Informatica, Universita' di Pisa -







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