[e-privacy] Estensione del dominio della Lotta (era Re: Sveglia!!!)

Marco A. Calamari marcoc1 at dada.it
Thu Jun 27 16:31:25 CEST 2002


At 14.10 27/06/02 +0200, you wrote:
>On Sunday 23 June 2002 06:28, Hal wrote:
>
> > Adesso però mi scordo di Stefano e mi occupo un po' dei miei
> > rapporti con questa lista. Quanti iscritti ci  sono? questi
> > iscritti hanno qualche intenzione particolare riguardo alla
> > privacy, o sono degli spettatori neutrali?
>
>Ciao Hal, di solito non ti rispondo su questa lista e stavo per fare
>lo stesso. Poi c'ho ripensato. Ti espongo alcune osservazioni.

...

>Le cose che ritengo invece importanti sono queste:
>
>Cosa si intende per e-privacy?
>
>Se si intende liberta' nell'era del digitale c'e' da farsi poche
>illusioni (sai gia' come la penso). Chi non si e' fatto problemi a
>far tagliare la testa a migliaia di persone in Guatemala
>semplicemente per creare un clima di "isolamento" intorno alla
>guerriglia si pulira' sempre il culo con le scartoffie degli avvocati
>e trovera' sempre il modo per cambiare le regole a proprio favore.
>
>E' come giocare a scacchi con qualcuno che, se perde, rovescia il
>tavolo, tira fuori la pistola  e ti scarica mezzo chilo di piombo in
>corpo. Il gioco degli scacchi non cambia, ma non sono sicuro di
>giocare per vincere. In effetti (forse per limiti miei), non ho mai
>avuto l'impressione che nessuno di coloro che venivano toccati da
>tale questione giocasse per vincere.

Ti deve trovare per spararti .....

Vedi, IMHO il tuo lungo ragionamento, peraltro interessante e
  molto ben argomentato e formulato, ha un vizio di fondo, anzi direi
  di metodo.

Tu sei convinto, e stai cercando di convincere, che non c'e' nulla da fare.
  Io di solito definisco questa posizione come pigro-depressiva.

E piu' avanti parli di partigiani e di lotta ....

Dal mio punto di vista, quello della bottiglia mezza piena e non
  mezza vuota, sul terreno della e-privacy, la differenza tra mezzi
  del Grande Fratello e quelli dell'individuo e' molto piu'
  piccola di quella che c'e' nella vita di tutti i giorni. Questo non
  vuol dire che l'individuo e' in vantaggio sul resto del mondo,
  ma che puo, IMHO, giocare la partita con possibilita' concrete
  di vincere o pareggiare.

Particolarmente se non gioca da solo, ma insieme a molti, magari
  moltissimi, che dimenticano un atteggiamento pigro-depresso
  ed entrano in uno attivo-realista.

Si tratta solo di non trovarsi comode nicchie di falsa sopravvivenza.

Anche solo rompere i coglioni a tutti, per non parlare di criptare
  tutta la propria posta, amici, vicini, conoscenti, politici,
  e' un'azione molto forte.

Poi e' chiaro che la batteria ed i fili hanno facilmente la meglio
  sul singolo.

Non su tanti o su tutti pero', e la storia l'ha dimostrato molte volte.

FWIW:   Marco



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