[e-privacy] Appello all'UE sulla memorizzazione dei dati

Francesco Poli frx at firenze.linux.it
Sun Jul 14 17:24:07 CEST 2002


On 2002.07.12 00:47:42 +0200 Hal wrote:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
> 
> > > > Al convegno e-privacy ci sono stato.  :)
> > > Mi fa piacere..
> > Anche a me ha fatto piacere esserci stato... 
> Hei! C'ero anch'io. Ero quello...

Hai cambiato idea, eh? Non vuoi dire pubblicamente chi eri...
Ok, ti posso capire.

> 
> > Ragazzi! E` un record, di questo messaggio di Hal non ho
> > capito quasi nulla!  :-(
> > Saro` un po' stanco...
> 
> Purtroppo ero stanchino anch'io quando l'ho scritto,
> poi di mezzo c'è un messaggio in privato con Dillinger,
> poi sono un po' troppo sbrigativo,
> ma ti devi accontentare.  :o))

Non ci sono problemi.
Solo che volevo capire (altrimenti che senso ha seguire una mailing
list, se non cerchi di capire i contributi ad una discussione su un
argomento che ti interessa?).

> 
> 
> Andiamo al dunque
> 
> 
> 
> > > Il problema che sollevi tu mi ricorda l'intervento di
> > > Dillinger.
> > Quale intervento?
> http://lists.firenze.linux.it/pipermail/e-privacy/2002-June/000270.html

Ah! La parola `intervento' mi aveva fatto pensare ad un intervento al
convegno e-privacy e non ad un messaggio sulla mailing list.
Ora ho capito a cosa ti riferivi: il messaggio lo avevo conservato (e me
lo sono riletto).
Le mie scuse vanno a John Dillinger, del quale non ricordavo il nome... 
:p

> 
> 
> > > Dobbiamo fare chiarezza sui termini esatti del contendere.
> > Decisamente si`: infatti non ti seguo...
> > Non ho capito cosa vuoi dire!  :-\
> 
> Che, oltre al problema tecnico ce n'è uno politico, o sociale, 
> o filosofico (non so definirlo!), che non è chiaro, e che NOI 
> dobbiamo chiarire.

Certamente esiste un problema politico-filosofico:
1) Quali sono i diritti che dovrebbero essere garantiti ad ognuno di noi
riguardo alla difesa della riservatezza ed alla liberta` di parola?
2) Cosa dovrebbe poter fare e soprattutto cosa *non* dovrebbe poter fare
uno stato in nome della sicurezza nazionale?
3) E` giusto che agenti dello stato (forze dell'ordine, servizi segreti,
etc.) possano agire senza dover rispettare le leggi che valgono per gli
altri cittadini?
4) etc.

> 
> Io oggi percepisco che mi stanno trascinando in una situazione 
> che non mi piace, ma non ne so parlare in modo lucido, logico, 
> comprensibile: mi "faccio i film" e parlo di "Persuasori". 
> 
> Riesco a parlarne a te, a voi, perché credo sentiate qualcosa 
> di simile e, se mi capite, ci riuscite solo perché sentite le 
> stesse cose. Non ne so parlare "all'uomo della strada"!
> Qualcuno sa farlo? Qualcuno vuole imparare a farlo?

Le cose stanno prendendo una brutta piega, dal punto di vista della
liberta` di parola e della difesa della privacy.
E` chiaro che chi ha potere (politici, lobby, etc.) vede spesso di buon
occhio la possibilita` di aumentare questo potere.
L'unico freno (in una democrazia) sono gli elettori, che scontenti della
politica di chi sta amministrando la cosa pubblica, decidono di votare
per altri. Un politico sara` frenato nel legiferare in modo nefasto, se
intuisce che cio` lo porterebbe lontano dall'obiettivo rielezione.
Purtroppo, se gli elettori sono cosi` facilmente distraibili (vedi
messaggio di Dillinger: ``Bastano tre sedicenni in tanga per convincere
la maggioranza che avere un chip sottocute e' trooopppo "in".''), il
meccanismo di controllo dei politici da parte dell'elettorato
fallisce...

Per questo e` importante cercare di informare e sensibilizzare
l'opinione pubblica sul problema privacy/liberta` di parola.
Non e` facile. Proprio perche' molti considerano queste preoccupazioni
paranoie inconcepibili.

Riguardo alla facilita` con la quale si puo` distrarre una popolazione
mi viene in mente il film _Il_furore_della_Cina_colpisce_ancora_ (di Lo
Wei, con Bruce Lee, prod. Hong Kong, 1972, titolo originale
_The_big_boss_). L'ignoranza della popolazione gioca un ruolo
essenziale: e qui si torna all'importanza di informare e divulgare.

> 
> 
> > > La componente politica ci chiede di rispondere alle domande
> > > "Chi?" e "Perché?". Non possiamo certo esimerci dal tentare
> > > di capire almeno questo!
> 
> Chi è il "Grande Fratello"?
> E, se esiste, ci minaccia?
> e, se ci minaccia, perché lo fa?
> Sapete rispondere in modo non paranoico a queste domande?

Cio` che ho scritto poco sopra puo` andare?

> 
> 
> > "Come possiamo difendere la nostra privacy?" oppure "Come i
> > nostri antagonisti possono violare la nostra privacy?" ?
> > O qualcos'altro (nel qual caso non ho capito proprio
> > nulla...)
> 
> Hai capito. Io mi accontenterei de "la prima che hai detto"

Mi sa che studiare i metodi di difesa richieda anche lo studio dei
metodi di attacco e viceversa.
Succede anche nello studio delle problematiche di sicurezza informatica:
cracker e amministratori di sistema e di rete (se sono preparati) hanno
spesso competenze simili...

> 
> 
> > Cioe`? Intendi "Viviamo sotto un regime dispotico?" ?
> No, assolutamente no. Casomai un regime Persuàdico.  :-)
> (Come si chiama il dominio dei persuasori?)

Non saprei, conosco il dominio dei fasori, ma non quello dei persuasori!
 ;-)
A parte le battute, non male la locuzione `regime persuadico'...

> 
> 
> > Questo e` il vero nocciolo della situazione.
> > Chi fa le regole spesso non solo non sta dalla nostra parte,
> > ma addirittura si preoccupa di compiacere i nostri
> > antagonisti...
> 
> CHI sono i nostri antagonisti? Io non lo so.
> Le grandi multinazionali? Sicuramente non più i cosiddetti 
> "stati sovrani", che non so quanto ormai siano sovrani. Non i 
> regimi o le ideologie. Non le chiese.
> Molto probabilmente non i "cattivi" tradizionali: mafie, 
> massonerie e chi più ne ha più ne metta.

Breve elenco (incompleto) dei nostri antagonisti nel grande (e triste)
gioco della privacy e del controllo:
* politici (non tutti: quelli che vogliono privarci delle liberta` e
controllarci)
* servizi segreti (non in blocco: chi nei servizi segreti vuole sempre
piu` potere di violazione di privacy e sempre piu` possibilita` di
controllo)
* multinazionali e grandi aziende (non tutte: quelle che vogliono sempre
piu` potere di controllo e violazioni di privacy e possibilita` di
influenzare l'opinione pubblica)

> 
> Le grandi multinazionali sono un Moloch amorale che ingoia e 
> tutto senza piani strutturati se non il profitto? Profitto per 
> chi? pochi ricchissimi?

Mi sfugge cosa sia un Moloch, ma alcune sembra si comportino proprio
cosi`...

> 
> Bònanotte
> 
> 
> > > > Gia`: come la hai firmata la lettera aperta?
> > > > Con il tuo vero nome o con lo pseudonimo?
> > > Questa cosa l'avevo notata prima io!  ;-)
> > Non ho capito la risposta.
> credevo che notassi che mi firmo i miei messaggi con pseudonimo.
> 
> La lettera aperta l'ho firmata - ovviamente - col nome vero.
> Firmarla con un nome falso sarebbe controproducente

Quindi o hai usato un altro indirizzo di posta, oppure e` facile, per
chi lo vuole, riassociare il tuo pseudonimo al tuo vero nome...

-- 
      Francesco Poli   <frx at firenze.linux.it>
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