[e-privacy] (no subject)
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Mon Apr 8 06:50:19 CEST 2002
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From: "Avv. Barbara Gualtieri" <barbaragualtieri at libero.it>
To: <cyber-rights at ecn.org>
Subject: [cyber~rights] ] Assolto il file-sharing; privacy; CONTROLLO SULL LAVORO
Date: Thu, 4 Apr 2002 18:00:57 +0200
[04/04] Assolto il file-sharing
1 Kazaa non e' responsabile
2 Yahoo! cambia privacy
3 Navigati e controllati SUL LAVORO
Kazaa non e' responsabile
Dopo che per mesi si era temuto il peggio, tanto che i gestori di Kazaa, il
Napster olandese, avevano provveduto ad inibire il downloading del loro
programma di file-sharing, la Corte d'Appello olandese sembra dare ragione
al sito scambia file, sancendo la sua irresponsabilita' per l'uso che gli
utenti fanno del programma in questione. La decisione ha lasciato un po'
tutti sorpresi in quanto e' una delle prime nelle quali si sancisce un tale
principio, dopo che sia con Napster sia con le decisioni relative al caso
DeCSS ci si era abituati a considerare "colpevoli" non solo coloro che
violavano le norme sul diritto d'autore ma anche chi, in qualche modo,
metteva a loro disposizione gli strumenti per farlo. Forse il caso Kazaa non
finisce qui, sia per il preannunciato ricorso alla Corte Suprema da parte
della societa' olandese che difende i diritti d'autore sia per l'incombere
di un altro procedimento instaurato dalla RIAA, ma intanto fa piacere
constatare che qualche giudice guarda quello che accade sul web con occhio
diverso.
_______
Yahoo! cambia privacy
Il portale americano Yahoo! ha deciso di cambiare rotta sulla privacy e
senza mezzi termini ha adottato una nuova regolamentazione interna che non
garantisce certo la riservatezza dei suoi utenti. La nuova "policy" prevede
espressamente che i gestori del sito possano scambiare informazioni e
trasferire i dati dei navigatori alle forze di polizia, ogni qualvolta si
stia indagando su attivita' illegali. Non solo, la societa' si riserva
adesso il diritto di trasferire i dati dei propri utenti ad altre societa'
in caso di acquisizione da parte di terzi, fatto questo che dovrebbe
favorire un'eventuale cessione della proprieta' del sito. A tutto questo si
aggiunga che, mentre fino ad oggi chi si iscriveva ad Yahoo! doveva
espressamente accettare l'invio di materiale pubblicitario sulle attivita'
di Yahoo!, adesso questo viene inviato direttamente a meno che non si
dichiari di non volerlo, mentre i messaggi promozionali vengono inviati
direttamente salvo il diritto degli utenti di rifiutare lo spamming entro 60
giorni dalla ricezione del primo messaggio.
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Navigati e controllati
Negli Stati Uniti, si sa, i datori di lavoro si fanno ben pochi scrupoli nel
controllare l'attivita' dei loro dipendenti e la loro attenzione e' sempre
piu' rivolta a monitorare l'uso della rete. Dopo che gia' erano stati
installati sui PC dei lavoratori, filtri in grado di impedire l'accesso a
siti pornografici, a casino' virtuali ed in genere a siti di cattivo gusto o
che incitano alla violenza o all'odio, adesso iniziano ad essere diffusi
anche programmi in grado di impedire l'invio di SMS o il downlading di file
MP3. Il fatto che si aumenti l'operativita' di questi programmi di filtro
desta molte preoccupazioni per l'eccessiva incidenza del datore di lavoro
sui movimenti virtuali dei propri dipendenti. Forse, come qualcuno propone,
si farebbe davvero meglio a consentire l'uso della rete solo in determinati
orari o per un periodo di tempo limitato, in modo da tutelare sia l'impresa
sia il dipendente che, almeno in quel breve lasso di tempo, potrebbe
muoversi senza filtri.
Buongiorno.it ,A)
(B
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